MARVELIT presenta:

 

#12

 

ELEMENTI IMPREVEDIBILI

di Fabio Furlanetto e Vick Sebastian Shaw

 

 

In un piccolo laboratorio farmaceutico alcuni ricercatori confabulano intorno ad un tavolo in una saletta. Nella stanza entra un altro ricercatore. Che è uno scienziato come gli altri, lo si capisce dal camice che indossa, non certo dagli sciatti indumenti. Tutti lo scherniscono sempre per i suoi insulsi esperimenti che non l’hanno mai portato da nessuna parte. Da anni sta cercando di perfezionare un farmaco per la cura delle ustioni, ma inutilmente. Cammina nella stanza a capo chino mentre i colleghi si fan beffe di lui. La sua equipe di ricerca è ormai ridotta all’osso e lui lo sa. Torna quindi al lavoro lasciandosi alle spalle le voci e gli sberleffi dei colleghi. Mentre si dirige verso il suo laboratorio non può fare a meno di sentirsi sottovalutato e deriso da tutti, si sente inutile, crede di essere ormai prossimo al licenziamento. Potrebbe finire in mezzo ad una strada da un momento all’altro. D’un tratto si sente una pacca sulle spalle ed un uomo che gli dice “Non devi fare altro che credere in quello che desideri” o qualcosa del genere, il ricercatore si volta ma non vede nessuno. Ripete un esperimento che ha fatto mille volte, senza avere mai avuto dei risultati. Questa volta invece sono positivi.

 

Una settimana dopo, al Four Freedoms Plaza. Ben Grimm è steso su un divano, rinforzato per reggere il suo peso. Sta facendo zapping.

-Ed è un fuoricampo ! Incredibile !! Nessuno avrebbe scommesso su

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-l suo incontro con il Segretario Generale, il Presidente si è detto preoccupato per i recenti sviluppi nel tormentato paese di Latveria, dopo

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-de successo per Cause I’m hot, della rivelazione Thalia Connor, scoperta da

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-salvandosi miracolosamente dalle fiamme, insieme ai due figli e

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-glie la porta numero uno, la numero due o

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-se I’m hot, hot, hot, yeah why don’t you

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-…si è detto sorpreso per gli ultimi dati, secondi i quali il buco nell’ozono si sta allargando invece di richiudersi come era stato

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-alcune emittenti che si sono rifiutate di trasmettere il video, dove la giovane cantante balla nuda coperta solo dalle fiamme. Il suo partner sullo schermo, Johnny Storm, meglio conosciuto come

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-hot, hot

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-Che razza di sviluppo rivoltante !!! Quindicimila canali e niente che valga la pena di guardare !

Ben si alza dal divano e si mette a fare due passi. E’ sempre stato un uomo d’azione e questo riposo forzato decisamente non fa per lui. Pochi minuti dopo un ascensore lascia la zona residenziale del palazzo e sale fino ai laboratori.

La porta automatica si apre al suo passaggio. Prima che possa dire qualcosa sbatte contro un campo di forza invisibile.

-Benjamin Franklin Grimm !!! Tu dovresti essere ancora a riposare !

-Dammi un po’ di tregua, Suzie. Sono stato un vegetale per giorni e poi mi hai costretto a letto a guardare la televisione per quasi una settimana, e non so quale dei due sia un destino peggiore.

-Ben…lo sai quale trauma è stato per la tua mente, entrare in contatto con quello Spettro [1] Non vorrei che ti capitasse qualcosa solo perché vuoi fare il macho – Gli appoggia una mano sulla spalla, quasi non la sente sotto la spessa pelle rocciosa.

-Lo so che lo fai per il mio bene, Suzie, ma anche se non ci sono emergenze non riesco a non far niente. Anzi no, un’emergenza c’era… non dovevate parlare al consiglio d’amministrazione del palazzo, oggi ?

-Sì, per affittare nuovamente i piani inferiori. Da quando Kristoff ha ricreato il grattacielo [2] siamo rimasti qui per pochi giorni, tra un’avventura e l’altra, e quasi non ce ne siamo resi conto…ma mantenere un grattacielo costa.

-E Gommolo vuole ammortizzare i costi affittando la parte inferiore del palazzo come una volta, ti seguo. A proposito, che sta facendo adesso l’uomo più intelligente del mondo invece che stare con la sua adorabile moglie ?

Il laboratorio è alto quasi cinque metri e largo sette, la maggior parte dei quali esiste in uno spazio transizionale. Al momento Reed Richards sta immettendo dati in un terminale a tre metri di distanza con la mano destra, con la sinistra a due metri di distanza seleziona le opzioni di sintonia per gli schermi che sta guardando a quattro metri d’altezza.

-Un ispettore della sicurezza ha notato che uno degli estintori a schiuma espansa di Reed non funzionava, e lui si è fiondato in laboratorio.

-E che sta facendo ?

-L’ultima volta in cui ha detto qualcosa di comprensibile diceva di aver trovato casi analoghi…senti Ben, la maestra privata di Franklin termina la lezione tra cinque minuti e vorrei parlarle…puoi restare con Reed e vedere se gli serve una mano ?

-Ma veramente io…

-Grazie, Ben.

Mr Grimm si dirige quindi nel laboratorio per assistere il vecchio amico nei suoi esperimenti…

-Strano.- ripete Reed Richards tra sé e sé – Tutti questi estintori funzionavano benissimo fino ad una settimana fa, non capisco cosa li abbia messi tutti fuori uso in una volta sola.

-Ehi gommolo, tutto ok? Con cosa stai trafficando oggi?

-Ben dammi una mano a smontare gli estintori. Per prima cosa voglio sottoporre ogni singolo componente a verifica, così da stabilire se la causa del guasto sia meccanica o meno. Dopo di che controlleremo la schiuma espansa all’interno.

-Come vuole lei, grande capo.- risponde scherzoso il gigante arancione.

 

In quell’istante, Sue Richards fa il suo ingresso nella stanza di Franklin, dove il piccolo sta per concludere la sua prima lezione di spagnolo con la maestra Alitha Martinez.

-Bene Franklin, per oggi abbiamo finito la nostra lezione di spagnolo. Domani riprenderemo dai verbi, va bene? Adesso vai dalla mamma.

-Certo signorina Martinez!- esclama il piccolo Richards.

-Ciao piccolo mio, è andata bene la lezione di oggi?- Domanda la madre affettuosa. –Sì, mamma, tutto benone. La maestra mi ha insegnato la pronuncia dell’alfabeto spagnolo e ha detto che sono bravissimo, vero ?- Fa il bimbo rivolgendosi all’insegnante.

-Sì, Franklin sembra molto portato per lo spagnolo e per lo studio in genere, dev’essere di famiglia.- I tre si fanno una bella risata insieme.

-Perché non vai trovare tuo padre in laboratorio, Franklin ? Vorrei parlare un attimo da sola con la tua maestra.

-Okay ! – Il ragazzo corre fuori dalla stanza, la porta si apre automaticamente per lasciarlo passare.

-Non so come ringraziarti, Alitha. Quasi tutti gli altri insegnanti non hanno potuto spostarsi, quando abbiamo cambiato base ancora una volta. Spero che Franklin non sia frastornato da tutti questi cambiamenti…

-Non mi preoccuperei troppo a riguardo se fossi in lei, signora Richards. Però…ammetto di essere un po’ preoccupata. Franklin ha iniziato a chiedermi molte cose su come funziona una scuola dove vanno i bambini “normali”.

-Non me ne ha mai parlato – la maestra legge un’espressione di preoccupazione sul volto della Donna Invisibile; ha affrontato tiranni galattici e divoratori di mondi, ma in questo momento è solo un genitore preoccupato.

 

Intanto, nel laboratorio di Richards, il flessibile scienziato e il roccioso amico stanno finendo di controllare tutti i componenti degli estintori. La porta si apre per far entrare il piccolo Franklin: -Ehi , zio Ben che cosa state combinando ? Vi siete dati ai puzz-3D ?

-Gommolo, il piccolo passa troppo tempo con il tuo focoso cognatino, gli sta attaccando il suo senso dell’umorismo.

Subito dopo, nella stanza arriva come una cometa il giovane Storm. Appena oltrepassata la soglia, allunga le braccia sui fianchi ed incurva la schiena, quasi fosse Lurch della Famiglia Addams dicendo –Chiamato?! – Franklin e suo padre scoppiano in una fragorosa risata mentre la Cosa si passa una mano sugli occhi.

-Scusate ma sto uscendo per andare a prendere Thalia, per accompagnarla alla sua casa discografica. Il suo agente l’ha chiamata per dirle che devono definire le date del tour mondiale, quindi stiamo correndo lì. Avete bisogno di niente da fuori?

-No, testa calda. Se però, invece di scarrozzare per New York con la tua nuova squinzia ci dessi una mano a controllare questi aggeggi non ci spiacerebbe affatto- sentenzia ironicamente Ben.

-Se volete potete andare tutti, ragazzi- li interrompe Reed – adesso qui posso continuare da solo le verifiche di laboratorio.

-Posso restare ad aiutarti papà? – domanda il bambino.

-Certo tesoro.- risponde il padre.

-Ok ragazzi, io vado. La mia bella mi aspetta, ho giusto il tempo di cambiarmi d’abito… - dice Johnny.

-Sì, sì, ma vedi di portare con te un segnalatore. Sai, in caso possa esserci un’emergenza. – lo interrompe Ben.

-Certo fifone, per chi mi hai preso? Per un novellino forse? E poi so che sono indispensabile al gruppo.- incalza il ragazzo prima di volare in camera sua.

Benjamin J Grimm grugnisce e si avvia alla porta, arrivato lì si volta e:

-Beh Reed, se hai ancora bisogno di me chiamami. Vado un po’ sul tetto a godermi il panorama. A dopo. Ciao scricciolo.- Detto questo anche il gigante scompare dietro la porta.

Nella sua camera Johnny si cambia d’abito senza perdere di vista il quadrante dell’orologio. Quando si accorge di essere in ritardo,come al solito, spalanca una finestra e vola via. Purtroppo non ha notato di aver lasciato il segnalatore sul comodino.

 

A Ben è sempre piaciuto guardare la città dall’alto di un grattacielo, specialmente dal Baxter Building, più basso del Four Freedoms Plaza…si potevano quasi distinguere le persone in strada, a volte.

Mentre contempla il panorama, una serie di rumori metallici lo distraggono; si volta per vedere di cosa si tratti, ma prima di capirlo un pugno lo mette a terra. Mentre si rialza, compito difficile date le sue dimensioni, capisce che il suo assalitore non è umano. E’ una massa di metallo grigio, vagamente rassomigliante a un essere umano massiccio.

-Oh, bene ! Ci mancava proprio un qualche altro mostro !

-Non sono un mostro ! Io sono…Tantalio !

-Beh, suppongo che tutti i bei nomi fossero già stati presi. Che vuoi ?

La risposta è abbastanza chiara, quando il mostro lo attacca di nuovo; ma questa volta Ben è pronto, e schivare quei colpi a casaccio è molto semplice per uno con la sua esperienza in fatto di risse e non solo. Ben afferra il braccio di Tantalio e lo piega in una posizione innaturale, aspettandosi una reazione di dolore; invece l’essere non batte ciglio (anche perché non ha occhi).

-Ah ! Non sai che il tantalio è un metallo estremamente duttile ?

-Quello che so è che qui qualcuno sta per farsi un bel tuffo dal millesimo piano !!!

­-Questo è da vedersi, carne – la voce proviene dalle sue spalle: una mano di metallo ed un tentacolo bianco splendente gli afferrano le braccia e le piegano all’indietro, con forza sovrumana.

-Ora vedremo cosa sei in grado di fare contro Titanio e Molibdeno !

-Cos’è, una riunione degli Amici dei Metalli ? Beh mi spiace per voi ma io ho una regola ferrea…

Piega le braccia con una tale forza da staccare dal suolo i due esseri metallici, e da scaraventarli contro Tantalio che perde l’equilibrio e cade dal tetto.

-…Non mi faccio mai sconfiggere da gente con un nome più stupido del mio !

 

Laboratorio chimico. Reed sta controllando ogni singola reazione della schiuma antincendio. Non ha un’espressione rilassata.

-Che stai facendo, papà ?

-Cerco di capire perché questo estintore non funziona, Franklin.

-Non basta cambiarlo con un altro ?

-Non è questo estintore in particolare, ma tutti quelli del palazzo. Tutti i modelli che ho progettato non funzionano, mentre quelli più comuni non hanno problemi.

-Credevo fossero quasi uguali.

-Infatti, l’unica differenza è in alcune sostanze che ho aggiunto per velocizzare il processo di evaporazione degli alcaloidi. Eppure anche se fosse quella reazione a non funzionare, l’estintore dovrebbe funzionare lo stesso…

Un leggero beep proveniente dal costume di Reed segnala la chiamata di un altro membro dei Fantastici Quattro. Preme un minuscolo pulsante nascosto per ascoltarne la voce.

-Qui è Ben, gente…sto avendo qualche problema con tre mostri di metallo, sul tetto…Titanio, Molib-qualcosa e un altro.

-Sono Reed, Ben…arrivo subito. Franklin, dovresti tornare nella tua-

Non termina la frase, distratto dalla vista di un liquido grigio che cola da uno dei condotti di ventilazione. Poi il liquido assume una forma umanoide.

-Voi due non andrete da nessuna parte…così ordina Piombo !

-Ad una prima analisi sembreresti un essere artificiale dotato di schemi di pensiero generalizzati. Dubito che tu sia in grado di concepire e portare avanti un piano senza un comando centrale esterno.

-Silenzio ! – Piombo corre verso di lui e cerca di colpirlo, ma il corpo elastico di Mister Fantastic non subisce il minimo danno, anzi modellandosi ulteriormente riesce a sfruttare la sua inerzia e a scagliarlo dall’altra parte del laboratorio.

-Aggiungerei che anche la tua coordinazione motoria è poco reattiva. E che la tua conformazione fisica suggerisce un trasporto di materiali di un qualche genere al tuo interno, dato il rigonfiamento del tronco, poco utile in un combattimento fisico.

­-Questo è vero…ma non ti sarà di nessuna utilità saperlo, perché stai per morire !

Il corpo del mostro si apre, e ne esce un bagliore diffuso. Da uno dei molti strumenti del laboratorio proviene un “tac tac tac” incessante. Reed reagisce istintivamente al suono, spingendo Franklin oltre la porta del laboratorio allungando il braccio di diversi metri.

-Attivare difese interne, isolare il laboratorio chimico dall’esterno, procedure di decontaminazione !

Dal corpo di Piombo altri tre suoi simili, fortemente luminosi e leggermente più piccoli.

-Non hai difese contro la radioattività, carne…in presenza di Astato, Americio e Polonio non puoi fare altro che morire !

 

Dopo aver ricevuto il segnale, Susan è corsa in uno degli ascensori ad alta velocità, venti volte più rapidi dei modelli comuni. Poco dopo essere partito, però, l’ascensore si blocca rapidamente; Susan si appoggia ad un’asta creata con il suo campo di forza invisibile, per non perdere l’equilibrio.

-Non può essere un guasto normale…è stato progettato per scendere automaticamente al piano più accessibile.

-Hai ragione, carne !

Un liquido rosso passa attraverso le porte, formando una mano che tenta di strangolarla. E’ semplice bloccare l’attacco con un campo di forza che la circonda.

-Un altro metallo…liquido questa volta. Non conosco a memoria la tavola periodica come Reed, ma suppongo tu sia   Mercurio. Purtroppo per te, però, il mio campo di forza è molto più…resistente…cosa…

L’esperienza le fa capire in tempo che qualcosa sta cercando di farla svenire. Modifica la forma del campo di forza, muovendolo velocemente per creare un cambiamento d’aria, e poi riduce il campo di forza per farlo aderire alla sua pelle. Usando il suo potere di rendere visibile ciò che è invisibile, riesce a far apparire una nube di gas simile agli altri mostri.

-Così sei in grado di vedere Xeno…ma per quanto tempo puoi resistere senza respirare aria nuova, carne ?

 

Sul tetto Ben è impegnato in un corpo-a-corpo con Titanio e Molibdeno. Non sono particolarmente abili nella lotta, né più forti di lui, ma quando vengono feriti rigenerano le ferite all’istante. Armeggiando velocemente con i comandi sulla sua cintura, la Cosa contatta di nuovo i suoi compagni di squadra.

-Gommolo, si può sapere che stai aspettando a dami una mano !?

-Mi dispiace Ben, ma sono piuttosto impegnato qui !

Nel laboratorio chimico, Reed sta evitando i colpi radioattivi dei tre mostri che lo stanno attaccando. Per evitare che le radiazioni contaminino gli altri inquilini ha sigillato completamente il laboratorio, ma questo significa anche che è chiuso dentro con loro, senza possibilità di uscita.

-Sue, Ben, credo di aver dedotto chi sono i nostri avversari: gli Elementi del Destino. Hanno avuto a che fare con i Thunderbolts quando il mondo ci credeva morti. [3]

-Questo non ci serve molto, Reed – interviene Susan attraverso la rete che sta permettendo ai tre di parlare simultaneamente – Sto lottando contro Mercurio e Xeno, qualche suggerimento ?

-Lo xeno è usato come anestetico, ma se non lo respiri non ci sono problemi. Il mercurio è molto velenoso, ma un po’ di acido nitrico potrebbe renderlo inoffensivo.

-Stupendo. Peccato che nel laboratorio chimico ci sia tu e non io !

-Aziona il sistema decontaminante; nel pannello d’accesso, quinto pulsante dall’-aaargh !

-Reed !

-Tutto a posto, sono stato colpito solo di striscio. Ben, tienili impegnati finché puoi…per Johnny dovrebbe essere facile superare il loro punto di fusione.

-A proposito, dov’è testa calda ?

-Alla Bentley Records, immagino. Dev’essere fuori dalla portata della rete di comunicazione, oppure si è dimenticato di tenere acceso il rintracciatore.

-Dobbiamo trovare il modo di arrivare ad un pannello di controllo funzionante, o lanciare un razzo di segnalazione.

-Facile a dirsi, gommolo ! Siamo un po’ occupati !

-Forse c’è un modo per prendere un po’ di tempo…devo solo arrivare al contenitore di acqua pesante…

Esponendosi molto ad un attacco degli Elementi, Reed allunga un braccio ed afferra un grosso cilindro con un complicato sistema di chiusura. Non c’è tempo per essere delicati: lo rompe e ne getta il contenuto sui suoi assalitori.

-Aaaargh !

Due elementi smettono di brillare e si fermano; un pugno deciso li fa sbriciolare in mille pezzi.

-Americio e Polonio sono fuori combattimento…l’acqua pesante ha smorzato la loro radioattività. Ma non avrebbe dovuto farlo fino a questo punto, quindi…ma certo ! Susan, Ben…se sottoposti a forti reazioni chimiche, gli elementi non sono più in grado di restare integri !

-Buono a sapersi. Sai, Reed, tutto questo mi ricorda una battaglia con gli elementali di Diablo… [4] vediamo se lo stesso trucco funziona due volte…

Un campo di forza imprigiona Xeno ed inizia a restringersi sempre di più. E’ molto faticoso, ma finalmente l’Elemento viene distrutto dal cambiamento di stato. Mercurio sta per approfittarne, ma Susan scatena tutto il suo potere distriggendo con una miriade di lame invisibili non solo l’ascensore, ma anche le mura più vicine.

-Ora capisco perché consigliano sempre di usare le scale…

Fuori dal laboratorio chimico, Franklin sta armeggiando come meglio può con i sistemi di comunicazione. Indaffarato a trovare un modo per contattare suo zio Johnny, non fa molto caso a due allarmi che suonano incessantemente, senza risposta.

 

Kenya. Dieci agenti SHIELD stanno setacciando quella che sembra poco più di una baracca, ma che fino a pochi giorni prima conteneva le chiavi del paradiso.

-Chissà che si era messo in testa quel Beaumont…è riuscito a far intervenire direttamente il Colonnello Fury !

-Forse era pazzo, ma non completamente scemo – commenta un altro agente, intento ad aprire una vecchia cassaforte. Dentro c’è quello che sembra la custodia di un normale CD-Rom.

-Che vuoi dire ?

-Guarda un po’ qui.

Lancia il disco e l’agente lo afferra al volo. La scritta “Confidenziale: Protocolli Richards” gli fa sgranare gli occhi.

-Chiamate immediatamente il Colonnello ! Sono sicuro che gli interesserà molto sapere che Beaumont ne aveva fatta una copia.

-Affascinante – commenta una voce metallica, proveniente dalle sue spalle. La mano di un altro agente ha appena lasciato spazio ad un microscopico fucile laser, che con precisione millimetrica uccide all’istante tutti i presenti.

Prende il disco, caduto a terra, ed anche le sue gambe iniziano a diventare qualcosa di molto più meccanico. Pochi secondi dopo, il robot lascia velocemente il Kenya per dirigersi verso un velivolo d’appoggio.

 

Nel laboratorio chimico, Reed riesce finalmente a far scontrare tra di loro Piombo e Astato, che si neutralizzano a vicenda.

-E’ chiaro che gli Elementi sono stati mandati qui da qualcuno, e che il loro scopo non era semplicemente quello di ucciderci, o non si sarebbero introdotti qui all’interno di Piombo…sarebbe stato molto più efficiente avvelenarci all’istante con le radiazioni.

Muovendosi il più velocemente possibile, Reed afferra determinate sostanze ed esce dal laboratorio, non più sigillato.

-Franklin ! Che stai facendo ?

-Cerco di contattare lo zio Johnny, papà.

-Hhhmmm…le mie congratulazioni, figliolo, non era semplice adattare la frequenza in funzione della distanza. Un attimo… questi allarmi… Dannazione, avrei dovuto prevederlo. Ma adesso non ho tempo per pensarci, devo salvare gli altri !

 

Susan sta ancora combattendo con Mercurio, ora aiutato dal tossico Cloro e dal velenoso Cadmio. Sembrano aver imparato la lezione ed ora si muovono più velocemente, per evitare di fare la fine di Xeno.

Sul tetto, Ben riesce a mettere a terra i suoi avversari…solo per essere attaccato alle spalle da Antimonio e Vanadio.

-Adesso basta, elementi della malora…Me le avete proprio fatte girare ! E’ TEMPO DI DISTRUZIONE !

Ben carica contro Titanio, che cambia forma per scansarsi; Ben ne approfitta per afferrarlo da due lati e spaccarlo in due. Sa che non servirà a niente, ma riesce a fare lo stesso con Antimonio e ad afferrarli entrambi, comprimendoli in un’unica grossa palla. Incapaci di resistere in questo stato, perdono la loro coesione.

-Non puoi fare lo stesso con noi, carne…Molibdeno è molto meno duttile dei suoi fratelli !

-Ho delle cattive notizie per voi…date un po’ un’occhiata a chi sta arrivando !

Una figura in fiamme si avvicina al Four Freedoms Plaza, e con una complicata evoluzione aerea atterra sul tetto.

-Guarda guarda ! Ed io che credevo fossi tu il più brutto del palazzo, Ben !

-Non è il momento più adatto, testa calda…tua sorella e tuo cognato sono intrappolati nel palazzo !

-Sì, sì, adesso li liberiamo…gente, non ci si può neanche prendere una vacanza qui ! Stai indietro, sta per fare molto caldo.

Una singola fiammata di cinquemila gradi porta Vanadio e Molibdeno al punto di ebollizione, mettendoli fuori gioco.

-Mi ci vorrà un po’ per riavere una fiamma decente. Ora posso avere un bel riassunto di cosa è successo ?

-Vorrei averne uno anche io !!! Meglio rintracciare il nostro spiegazionista da parole con quindici sillabe. A proposito di rintracciare…ho perso uno di questi mostriciattoli, buttandolo giù dal tetto…

-Andrò a controllare, allora…probabilmente si è spiaccicato sul marciapiede.

 

Percorrendo in verticale l’esterno del grattacielo, Johnny nota subito Tantalio che si arrampica per salire di nuovo. Una fiammata dovrebbe essere sufficiente a farlo liquefare, ma prima che la fiamma lo raggiunga c’è una fortissima esplosione vicino a lui, abbastanza potente da causare seri danni all’edificio e da creare uno spostamento d’aria sufficiente a far perdere a Johnny l’equilibrio necessario a restare in volo. Precipita a terra, ma un braccio impossibilmente lungo lo afferra al volo.

-Tutto a posto, Johnny ?

-Più o meno, sì. Che è successo ?

-A giudicare dalla reazione, suppongo che ci fosse Idrogeno nei paraggi. E’ incolore, quindi non l’hai visto.

Mentre Johnny sta salendo, usando il braccio di Reed come una fune, una mano grigia afferra Mr Fantastic con forza sufficiente a fargli provare dolore.

-Ci penso io, Reed ! – una fiammata non ha il minimo effetto.

-Il tantalio fonde a temperature molto alte, Johnny…ma non sopporta l’acido cloridrico, per nostra fortuna !

Afferra una fiala che porta alla cintura, la apre e la scaglia contro l’Elemento, facendolo sciogliere lentamente.

-Questo è molto strano…avrebbe dovuto ossidarsi, non sciogliersi !

-Ma quanti ce ne sono di questi !?

-Teoricamente 114, anche se meno di cento sono stabili. Ma non sembra siano stati impiegati tutti. Ora dobbiamo andare ad aiutare Susan !

 

Due piani sopra, Susan è stata presa di sorpresa da Sodio, che l’ha attaccata alle spalle. E’ sufficiente perdere la concentrazione per un attimo ed il campo di forza svanisce, mettendola in balia degli elementi velenosi.

-Suzie, stai indietro…ci penso io !

Ora tocca agli Elementi distrarsi, mentre la Cosa usa una tubatura dell’acqua che ha appena estratto dalla parete per colpire Sodio, che a contatto con l’acqua esplode.

-Grazie, Ben…era proprio quello che mi serviva !

Un campo di forza avvolge Cloro, restringendosi fino a farlo autodistruggere. Cadmio si prepara ad attaccare, ma per la Torcia Umana è facile raggiungere il suo basso punto di fusione. Un paio di braccia elastiche gettano acido nitrico su Mercurio, che evapora velocemente.

-Mi sono improvvisamente ricordato perché odiavo chimica.

-Non è ancora finita, Johnny.

-Mi sembrava troppo facile…

-Secondo il sistema d’allarme, qualcosa è penetrato nella banca dati centrale. Tutto questo era un diversivo !

Senza perdere altro tempo, Reed si allunga fuori dalla finestra più vicina, per rientrare diversi piani più in basso; gli altri non si limitano a sistemi più convenzionali, usando uno scivolo invisibile per fare lo stesso.

Reed si precipita nella stanza, venendo subito attaccato da due Elementi metallici elastici quanto e più di lui. Cerca di liberarsi di loro, ma un campo di forza li imprigiona con estrema facilità.

-Bel lavoro, Susan.

-Cos’è questo ? Argento ?

-Itterbio, carne ! Ormai è troppo tardi…io e Silicio abbiamo portato a termine la nostra missione !

-Mi chiedo da dove saltino fuori tutti questi elementi con nomi così idioti. Che ne facciamo, Reed ? Li interroghiamo ?

-Sospetto che non possano dirci assolutamente niente. Fondili, mentre io controllo i danni che hanno fatto.

 

-Allora, Gommolo ? E’ più di mezz’ora che analizzi la banca dati e ti colleghi con il laboratorio chimico. Non sarebbe ora di darci una bella spiegazione ?

-Vorrei averne una dettagliata, Ben, ma continua a sfuggirmi il quadro generale.

-Anche qualche indizio ci farebbe comodo.

-I danni causati sono apparentemente casuali, ma c’è uno schema matematico ben preciso nelle loro incursioni. Hanno reso illeggibili molti dati di poco conto ed altrettanti di importanti, ma sono tutti recuperabili. Tranne una cosa…l’intera documentazione riguardante i Protocolli Richards.

-Oh, no – si lascia scappare Susan.

-Non puoi ricostruirli ?

-Ricordo con la massima precisione ogni dettaglio, Johnny…ricreare il mio progetto per porre fine alla fame del mondo sarebbe semplice, anche se il procedimento continua a non essere per niente affidabile su larga scala.

-Non ti eri già promesso di lavorarci, gommolo ? Dov’è il problema ?

-Il problema è che non avevo brevettato i Protocolli, né li avevo mostrati a nessuno. In sostanza, non posso più provare che il progetto iniziale è mio.

-E dov’è il problema ? Voglio dire, non penso che ci sia in giro qualcun altro con quella roba !

-Vorrei che fosse così, Ben. C’era un secondo allarme, proveniente dal contingente SHIELD che Nick ha mandato in Kenya per tenere sotto controllo l’ex base di Beaumont. Sembra che avesse fatto una copia dei Protocolli, e che siano stati rubati.

-Ma è terribile ! Se finissero nelle mani di qualcuno con meno scrupoli di Reed…

-Non è questa la cosa più terribile. Neanche l’identità di chi ha ricreato gli Elementi ha importanza, ora come ora.

-Che può esserci di più importante di un sistema per creare cibo dal niente !?

-Non esattamente dal niente…la base di partenza sono elementi basilari e nucleotidi compressi, ma è difficile sintetizzare cibo veramente commestibile, senza considerare…

-REED !

-D’accordo, arrivo al punto. Ho scoperto il perché del malfunzionamento degli estintori: il bromoclorodifluoroetano non è evaporato a contatto con l’anidride carbonica !

-E questa affascinante scoperta che c’entra ?

-C’è poco da fare gli spiritosi, Ben. In parole povere, non è più possibile ottenere quella reazione chimica. Ho ripetuto i test centinaia di volte, ed è diventato fisicamente impossibile. Lo stesso vale per altre reazioni chimiche.

-Non vedo il problema se qualche oscura reazione non funziona più.

-Il problema è che le leggi della chimica si stanno sciogliendo come neve al sole, Johnny. Per ora il problema è marginale, ma analizzando diversi indizi ho capito che il fenomeno sta aumentando d’intensità. Presto la fotosintesi potrebbe diventare impossibile, o il sangue potrebbe diventare acido. La chimica è alla base della vita, c’è un complesso ordine di reazioni e fenomeni senza i quali non potremmo esistere. Adesso tutto questo sta cambiando…e non ho la minima idea del perché.

 

In un luogo segreto, un uomo osserva i frutti del suo paziente lavoro. Sulla pila di schermi alle sue spalle ci sono il Four Freedoms Plaza, il Baxter Building, un’inquadratura di agenti SHIELD che soccorrono dei feriti, la Morrison Pharmaceutics e la Casa Bianca. Una porta si apre senza fare il minimo rumore. Un agente SHIELD con gambe metalliche entra con passi metallici ed innaturali, porgendogli un piccolo contenitore cubico. L’uomo lo afferra e lo guarda con cupidigia; il robot fa un breve inchino e se ne va. Il contenitore si apre di scatto, rivelando i Protocolli Richards.

-Così tante cose da fare…e così poco tempo…

 

CONTINUA

 

 

Note degli autori

[Furla] Inizia un nuovo ciclo narrativo per i Fantastici Quattro, la serie più tormentata di Marvel IT per la varietà di team creativi (il che non è necessariamente un male).

Episodio quasi di pausa, nonostante la molta azione, ma dopo il tesissimo numero scorso ci voleva. A proposito, come avete visto non abbiamo dimenticato le trame di Marco Rizzo, anzi i Protocolli Richards saranno fondamentali nel corso della serie.

C’è una leggera somiglianza con il primo numero del ciclo di Byrne, ma vi assicuriamo che è del tutto involontario: i quattro separati da creature elementali, per poi riunirsi nel finale…la somiglianza ha stupito anche noi !

Ah, infine ci tengo a precisare che nessuno degli elementi della storia, per quanto strano sia il suo nome, è stato inventato.

[Vick] Salve a tutti miei Fantastici amici J . No, non è un incubo. Sono lo stesso pazzo che vi diletta con il suo EXTREME X-MEN e che da questo numero affiancherà in pianta stabile il caro vecchio Fabio Furlanetto ai testi di FANTASTICI QUATTRO. Spero che questo nostro numero d’esordio sia di vostro gradimento e mi auguro mi vorrete dare consigli e commenti alla mia e-mail, visto che sono nuovo della famiglia. Al prossimo fantastico numero. Xiauzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!!

 

 

 

[1] nel #10

 

[2] nel #5

 

[3] Più precisamente su L’Uomo Ragno Deluxe #39-41

 

[4] Che si riferisca a Fantastici Quattro Star Comics #4 ?